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Ristrutturazioni edilizie: agevolazioni fiscali 2019


Breve guida ai benefici fiscali sul patrimonio immobiliare, gli interventi ammessi e le procedure da seguire per ottenerli.

Ormai da alcuni anni è possibile portare in detrazione dall'Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) il 50% delle spese sostenute per ristrutturare la propria abitazione. Dopo il decreto legge n. 83/2012, che ha portato le detrazioni dal 36% (T.U. delle imposte sui redditi Dpr. 917/86) al 50%, ogni anno viene prorogato il termine per usufruire di questi benefici sino ad un massimo di spesa di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare, infatti quest’anno la legge di bilancio 2019 lo ha rinviato al 31 dicembre 2019.

Chi ne può usufruire?

L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti assoggettati a Irpef che siano:

  • Proprietari o nudi proprietari;

  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

  • Locatari o comodatari;

  • Soci di cooperative divise e indivise;

  • Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;

  • Soggetti indicati nell'art. 5 del Tiur, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Le detrazioni spettano anche a:

  • Il familiare convivente, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;

  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile;

  • Il componente dell’unione civile;

  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1/1/2016;

a condizione che essi sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture.

Nel caso di due comproprietari, se la fattura e il bonifico risultano intestati solo ad uno, ma le spese sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta a tutti e due, a condizione che nella fattura sia comunicata la percentuale di spesa sostenuta dal soggetto non intestatario.

Può beneficiare della detrazione, applicata alle spese per i materiali, anche chi esegue in proprio i lavori di ristrutturazione.

Quali interventi sono accettati?

In caso di lavori edili su singole unità immobiliari, si possono ottenere le detrazioni sugli interventi descritti alle lettere b), c), e d) del art. 3 del Dpr 380/2001 (Testo Unico per l’edilizia) che sono:

  • Manutenzione straordinaria;

  • Restauro e risanamento conservativo;

  • Ristrutturazione edilizia.

La manutenzione ordinaria è ammessa solo per lavori condominiali.

Tra questi interventi rientrano il frazionamento o l’accorpamento delle unità immobiliari, che non comportino variazione delle superfici delle singole unità immobiliari, nonché del carico urbanistico, della volumetria e della destinazione originaria. Rientra, inoltre, demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente, poiché, se la ricostruzione è con ampliamento, questa si configura come una “nuova costruzione”, la quale non beneficia delle detrazioni. Tra le nuove costruzioni ammesse troviamo la costruzione di autorimesse o posti auto.

Di seguito un elenco degli altri interventi ammessi:

  1. Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza;

  2. Lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche o alla realizzazione di strumenti tecnologici utili a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione per le persone con disabilità gravi (ai sensi dell’art.3, comma 3 della legge n. 104/1992);

  3. Lavori realizzati sull'immobile per prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi; ad esempio realizzazione di cancellate o recinzioni murarie, porte blindate, grate sulle finestre ecc..;

  4. Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;

  5. Gli interventi effettuati per l’installazione di impianti basati sulle fonti rinnovabili per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione;

  6. Le opere effettuale per l’adozione di misure antisismiche, riguardanti le parti strutturali degli edifici. Per questi interventi sono previste detrazioni più elevate, anche fino all'85% ed essere usufruite fino al 31 dicembre 2021;

  7. Gli interventi di bonifica dall'amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

Oltre alle spese per l’esecuzione possono essere portate in detrazione anche le spese per le prestazioni professionali, per l’acquisto dei materiali, per la relazione di conformità dei lavori, per perizie e sopralluoghi e anche per i diritti pagati per i titoli abilitativi e gli oneri di urbanizzazione.

ULTERIORI AGEVOLAZIONI

Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzata sulle unità immobiliari abitative, è prevista l’Iva ridotta al 10%. Non può essere applicata l’Iva agevolata sui materiali e i beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori o su quelli acquistati direttamente dal committente.

In che modo è possibile ottenere le detrazioni?

Per poter fruire delle agevolazioni si dovrà effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale facendo in modo che risulti la causale con riferimento all'art. 16-bis del Dpr. 917/1986, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento. Se gli intestatari sono più di uno vanno riportati tutti i codici fiscali. Al momento del bonifico le banche tratterranno una ritenuta dell’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta all'impresa che effettua i lavori. Le ricevute dei bonifici e le fatture andranno conservate per poter essere esibite in caso di richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Da quest’anno è stato introdotto l’obbligo di trasmettere all'Enea le informazioni sui lavori effettuati entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori per poter monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito a seguito dell’intervento.

Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare qui la guida fornita dall'Agenzia delle Entrate da cui sono state tratte le informazioni scritte in questo articolo.

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