Il progetto dell’illuminazione è parte integrante di un progetto di interior design completo e di qualità.
Alcuni decenni fa curare l’illuminazione era considerato un aspetto secondario e strettamente funzionale, dove la caratterizzazione degli spazi avveniva esclusivamente tramite la scelta del lampadario o dell’applique. Questo fino a che il progresso in campo tecnologico non ha permesso di sviluppare nuove tecniche e materiali, tanto che oggi esiste una disciplina tecnico-scientifica chiamata illuminotecnica, la quale si occupa di studiare la luce naturale e artificiale ed utilizzarla al meglio integrandola al progetto architettonico.
La rivoluzione, in questo senso si ha soprattutto con l’introduzione di una nuova sorgente luminosa, il LED (Light Emitting Diodes), la quale sostituisce molto rapidamente le lampade a incandescenza e quelle fluorescenti compatte, grazie alla sua versatilità di utilizzo, alla sua durata e all'elevata efficienza energetica. I LED sono diodi che sfruttano le proprietà di materiali semiconduttori, come il silicio, i quali permettono alla corrente di attraversarlo e di produrre fotoni. Il diodo è composto da due materiali semiconduttori diversi tra loro e viene definito diodo a giunzione p-n, dove p rappresenta la carica positiva (lacuna) e n quella negativa (elettrone). Quando alla giunzione si applica una tensione le due cariche si combinano e rilasciano energia sotto forma di luce e calore. Questo calore viene disperso grazie al dissipatore poiché, se la temperatura aumenta, le prestazioni e la durate di vita del LED diminuiscono.
Quali sono le valutazioni da fare se si vuole semplicemente sostituire la lampadina vecchia con una a LED? Se si desidera acquistare una lampadina LED si deve fare attenzione a due valori indicati solitamente sulla confezione. Il primo è il flusso luminoso (lumen) il quale determina la quantità di luce emessa da una sorgente luminosa; più è alto il numero, maggiore sarà la luce prodotta dalla lampadina. Spesso questo valore è accompagnato da un’equivalenza in Watt che aiuta l’utente meno esperto a fare un confronto con la potenza delle vecchie lampadine a incandescenza.
Il secondo valore riguarda la temperatura di colore, si misura in Kelvin e indica la tonalità di colore che produce la lampada. In commercio le tonalità più utilizzate vanno dai 2700K (luce calda) ai 6000K (luce fredda) tra i quali si trova la luce cosiddetta bianca con una temperatura di 4000K. Come vediamo più aumenta la temperatura più la tonalità della luce tende verso i colori freddi. La scelta del colore giusto viene fatta in base alle caratteristiche degli ambienti e dei materiali da illuminare. In generale le architetture contemporanee tendono a privilegiare toni più freddi rispetto al passato in cui eravamo abituati ai 2700K della luce ad incandescenza.
Queste indicazioni sono solo la punta dell’iceberg della progettazione dell’illuminazione, vale la pena accennare alle altre caratteristiche che aiutano il progettista (o lighting designer) a creare ambienti con un’alta qualità visiva.
ILLUMINAMENTO (lux = lumen/mq)
Quando il flusso di luce intercetta una superficie prende il nome di illuminamento, calcolare questo valore permette di gestire gli scenari di illuminazione in base alla funzione dell’ambiente, ad esempio quando abbiamo bisogno di illuminare un piano di lavoro come una scrivania potrebbero essere sufficienti dai 300 ai 500 lux, mentre in una sala operatoria possono essere necessari fino a 10000 lux.
CONTRASTO DI LUMINANZA
La luminanza è la luce emessa da un oggetto in modo diretto o indiretto per via delle sue caratteristiche di riflessione.
Per ottenere un buon grado di illuminazione non è sempre necessario aumentare il flusso luminoso, ma è altrettanto importante regolare e bilanciare il contrasto di luminanza. Sappiamo tutti che se i raggi del sole giungono direttamente sul monitor del computer o sul televisore non riusciamo più a vedere le immagini, questo accade poiché, nonostante gli schermi emettano luce, la carenza di contrasto determina un calo delle prestazioni visive e l’affaticamento dell’occhio. Al contrario, se le condizioni di contrasto di luminanza sono molto elevate, si parla di abbagliamento. In tali condizioni l’occhio è obbligato a continui adattamenti che causano un affaticamento del sistema visivo.
EFFICIENZA LUMINOSA
Ormai le nuove tecnologie garantiscono prestazioni ottime e consumi ridotti, ma le lampade non sono tutte uguali. Dobbiamo essere in grado di riconoscere quelle che a parità di luce emessa assorbono meno corrente elettrica e ci permettono di risparmiare denaro. Questa caratteristica si chiama efficienza luminosa e si calcola in base al rapporto tra flusso luminoso emesso e corrente elettrica assorbita.
INDICE DI RESA CROMATICA
Un altro parametro che ci aiuta a scegliere una lampada è l’indice di resa cromatica il quale indica la capacità della lampada di restituire la vera tonalità cromatica, riproducendo i colori specifici dell’oggetto. Il valore massimo è 100. Il confronto tra indici di resa cromatica può essere fatto solo tra lampade con la stessa temperatura di colore.
CARATTERISTICHE DELLE LAMPADE
Per conoscere il modo in cui una lampada andrà ad illuminare l’ambiente è importante studiare la curva fotometrica dell’apparecchio, un grafico che rappresenta il modo in cui la sorgente emette luce nello spazio, in quale direzione e con quale intensità. La forma della curva dipende dall'ottica e dal tipo di apparecchio. Ottiche particolari sono in grado di direzionare la luce solo dove è necessario e tramite dispositivi cut-off è possibile limitare l’angolazione dei raggi luminosi per evitare abbagliamenti.
In una ristrutturazione di interni la conoscenza di tutte queste caratteristiche tecniche è utile al progettista per ideare un progetto completo ed organico, che integri l’illuminazione artificiale e naturale alla funzionalità degli spazi. Quando si procede alla ristrutturazione della propria abitazione è bene non sottovalutare gli aspetti dell’illuminazione, e soprattutto non credere che si possano ottenere ambienti confortevoli ed eleganti senza curare il progetto della luce sin dall'inizio.